Goccia Sessa: in Viaggio verso nuovi Stili di Vita
Prima una breve introduzione tesa a spiegare come l’incontro odierno rappresenti una “cerniera” tra il Percorso di Pace svolto dalle fraternità ofs nei mesi scorsi ed un nuovo e appassionante “Viaggio verso nuovi stili di vita”, dove la metafora del viaggio ci aiuta a non fermarci a fare solo “conclusioni” dell’importante esperienza vissuta, ma ci rilancia subito verso il futuro… un futuro dove noi, “pellegrini” in cammino, ci apriamo al dialogo e alla interazione con importanti “compagni di viaggio” quali sono l’Associazione Gocce di Fraternità e i rappresentanti della Amministrazione pubblica. Gocce è nata nel 2004 dalla Fraternità regionale Ofs proprio per colmare la distanza tra l’Ordine francescano secolare e le realtà sociali e civili e sta interpretando a pieno questa sua missione di “postazione avanzata”, di tenda piantata nella agorà della città degli uomini, con radici profonde nella spiritualità francescana e aperture illimitate e pronte al dialogo ed allo scambio con tutti gli uomini di buona volontà…
Dopo un percorso di riflessione sulla Pace, dunque, l’incontro di oggi ci introduce in un viaggio che ci farà scoprire come sono i nostri atteggiamenti quotidiani che edificano – o meno – la pace vera.
Molto chiara ed intensa la comunicazione di Carlo Tucciello, presidente di Gocce, sulla sobrietà; ecco alcuni passaggi fondamentali:
- La Sobrietà è uno stile di vita personale e collettivo, più adatto ai cicli naturali e rispettoso delle risorse della Terra.
- E' uno stile di vita che sa distinguere tra i bisogni reali e quelli imposti. E' la capacità di dare alle esigenze del corpo il giusto peso senza dimenticare quelle spirituali, affettive, intellettuali, sociali.
- La sobrietà si può riassumere in dieci parole d'ordine:
- pensare,
- condividere,
- rallentare,
- ridurre,
- recuperare,
- riparare,
- riciclare,
- consumare critico,
- consumare locale,
- consumare prodotti di stagione.
Carlo ci aiuta a riflettere su come queste parole proprie della sobrietà – in particolare le ultime 7 – ci rimandino alla “sapienza” della civiltà contadina, alla quale dobbiamo certamente guardare per “convertire” il nostro stile di vita nella direzione del bene comune e della custodia di beni che abbiamo il dovere di trasmettere alle generazioni future: il territorio, l’acqua… ecc
Concludendo :
- La sobrietà è molto di più di uno stile di vita.
- E' un progetto politico che si fa alternativa al sistema.
Carlo ha anche presentato un video che mostra su quali pilastri si basa la nostra economia: estrazione delle risorse, produzione di beni, distribuzione, consumo e smaltimento. Questo tipo di economia lineare presuppone un consumo illimitato di risorse, ed è perciò un sistema inadeguato.
Un sistema così limitato è in crisi; non si può adottare un sistema lineare su un pianeta limitato, basti pensare che l’80% delle foreste originali del pianeta sono sparite (Natural Resource Defense) e solo nella foresta amazzonica, stiamo perdendo 2.000 alberi al minuto (Harvcoltxt ,de Seve ,2002) .
Ma soprattutto… "La nostra enorme economia produttiva... richiede che facciamo del consumo la nostra vita, che si converta l'acquisto e l'uso di merci in rituali, che sia la ricerca della nostra soddisfazione personale, la nostra soddisfazione dell'ego, del consumo... abbiamo bisogno di cose da consumare, bruciare, cambiare e buttare ad un ritmo crescente“ (Victor Lebow, 1955) .
Per fortuna, però, ci sono tante leve di miglioramento per passare da un sistema lineare a uno chiuso o circolare dove promuovere le energie rinnovabili, i prodotti a zero rifiuti, le economie locali e le produzioni a circolo chiuso.
Dario Siniscalco, vicepresidente di Gocce, ha presentato una esperienza, promossa dalla Diocesi di Napoli, alla quale ha partecipato nello scorso anno e finalizzata al calcolo ed alla riduzione dell’impronta ecologica.
Premesso che:
- L’impronta ecologica è l’indice che misura quanto territorio biologicamente produttivo viene utilizzato dall’uomo per produrre le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti che genera; tale impronta è in netto aumento.
- Se tutti gli abitanti del mondo consumassero come quelli dei paesi "sviluppati“, non basterebbe l'attuale pianeta: nel 2050 ce ne vorrebbero due di pianeti.
Dario ha presentato nel dettaglio l’esperienza del calcolo della impronta ecologica della sua famiglia e di come – dopo opportune valutazioni e suggerimenti ricevuti dalla Associazione che ha curato il progetto per la diocesi di Napoli – sia riuscito a ridurre tale impronta.
Da entrambe le comunicazioni è apparso chiaro come ciascuno di noi debba mettere mano alla revisione del suo stile di vita… se davvero non intendiamo farci complici della situazione di sfrenato sfruttamento delle risorse e di ingiusta ripartizione delle stesse tra gli uomini.
Ed è apparso molto importante promuovere e condividere questa nuova sensibilità e responsabilità con coloro che sono deputati all’amministrazione dei beni comuni, ovvero gli Amministratori pubblici.
A questo proposito è intervenuto l’Assessore comunale Camillo Di Iorio, che ha espresso apprezzamento e condivisione per le tematiche affrontate, coerenti con la figura sempre viva ed efficace del Santo Francesco di Assisi.
L’assessore si è detto disponibile ad accogliere ulteriori sollecitazioni a riguardo e pronto a promuovere al più presto l’attuazione di un progetto che va in questa direzione e che già dal 2009 è stato proposto da Gocce di fraternità e approvato dalla Giunta Comunale di Sessa Aurunca: il progetto della Banca del tempo.
Come piccola anticipazione di tale progetto e primo passo verso il comune impegno di passare dalle “parole” ai “fatti”, ecco il progetto:
Ho tempo per te.
Un progetto che vede come protagonisti alcuni giovanissimi che si impegnano a donare un po’ del loro tempo per due categorie più “deboli”:
***********gli anziani e/o malati che hanno bisogno di piccoli servizi e aiuti;
***altri giovanissimi, loro coetanei, per i quali si stanno programmando serate di semplice gioco in piazza.
A questi giovanissimi viene consegnato un simbolico “cartellino” che servirà loro per farsi riconoscere, recante il logo dell’Ofs e di Gocce.
Le conclusioni dell’incontro sono state di Michele Ortaglio, presidente regionale Ofs, che ha ringraziato tutti – e tutte le fraternità ofs delle diocesi di Sessa Aurunca e Teano Calvi - per l’iniziativa ed ha condiviso che il futuro del nostro essere francescani secolari passa necessariamente per la “conversione” del nostro stile di vita nella direzione della sostenibilità e della giustizia, condizioni indispensabili per la Pace; e passa anche per il costruttivo e costante dialogo con le realtà associative laiche e ancor più con le amministrazioni pubbliche.
Nel chiostro del Convento una fraterna agape alla quale hanno partecipato anche le famiglie dei ragazzi e una Mostra sull’Ofs articolata in pannelli murali.
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